progetto amarsi

Progetto A.M.A.R.S.I - Reggio Emilia

A.M.A.R.S.I. è un grande progetto sociale e per questo non vorremmo rimanesse appannaggio di una semplice associazione sportiva. Stiamo cercando imprenditori illuminati che possano lasciare il segno migliorando sensibilmente la qualità di vita della nostra comunità.

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità l’Italia è la nazione europea con il più alto tasso di bambini sovrappeso e a rischio obesità. Perché questo, in uno dei luoghi più vocati al mondo per l’attenzione, la cura e la qualità del buon cibo? In un’indagine di alcuni anni fa l’Emilia Romagna risultava avere il 21% dei bambini sovrappeso e il 7,6% obeso.

Il problema sta nelle dinamiche innescate dalla nostra quotidianità, dalla non cultura del fare, dalla mancanza di desideri e quindi di obiettivi in un mondo dove tutto è concesso e tutto è possibile.

Paolo Crepet dice che non far mancare nulla ad un figlio è il più grande errore che un genitore possa commettere. Se un figlio ha tutto non proverà mai il desiderio di conquistarsi qualcosa. Se un figlio ha tutto, sarà condannato all’apatia.

In riferimento all’Agenda 2030, nello specifico sugli obiettivi n. 3 e 4 (Salute-Benessere e Istruzione di qualità), il progetto AMARSI intende dare il proprio contributo nel percorso di sensibilizzazione alle scuole primarie e secondarie di primo grado su questi temi ad oggi particolarmente urgenti e importanti.

La letteratura indica che gli interventi di prevenzione, per essere efficaci, devono prevedere il coinvolgimento della scuola ma anche e soprattutto della famiglia, attraverso programmi integrati di educazione alimentare e implementazione dell’attività fisica, con l’obiettivo generale di promuovere l’adozione di stili di vita più sani.

Proprio per quest’ ultimo motivo abbiamo deciso di creare un’alleanza con una scuola primaria per dare inizio ad un progetto che si pone come obiettivo principale insegnare l’importanza di una corretta alimentazione abbinata alla pratica sportiva, due aspetti inscindibili per una crescita sana sia a livello fisico sia sul piano psicologico e sociale.

L’intervento di professionisti dello sport, della nutrizione e di psicologia sportiva costituiscono ad oggi il migliore team di lavoro per dare continuità a questo tipo di progetto.

Oggi la maggior parte dei ragazzi pratica sport in società organizzate che puntano a sviluppare non solo capacità fisiche, ma anche sociali, educative e relazionali. Parallelamente la scuola, realtà educativa seconda solo alla famiglia, si trova oggi in notevole difficoltà nel promuovere la pratica sportiva e per questo va supportata e aiutata. La scuola e lo sport hanno molte cose in comune: promuovono lo sviluppo personale, favoriscono le relazioni interpersonali, permettono non solo di misurarsi con sé stessi e con gli altri, ma anche di coltivare ambizioni e di sviluppare fiducia nelle proprie capacità.

Allora come possiamo far sì che SPORT e SCUOLA collaborino? Portando la psicologia dello sport a scuola.

Lo Specialista dello Sport è la figura cardine del progetto. 

La salute, la sedentarietà, l’inedia si affrontano col movimento, un movimento corretto e calibrato secondo l’età e le capacità del singolo. Da questa grave lacuna nel programma scolastico, discendono a catena tutta una serie di effetti collaterali che portano conseguenze non solo dal punto di vista del benessere fisico. I nostri allenatori hanno sviluppato un programma di crescita fisica attraverso un percorso graduale volto al cambiamento del bambino dall’interno. Un cambiamento “sistemico” così congegnato non corre il rischio di risultare effimero e limitato nel tempo.

Lo Psicologo dello Sport può essere una risorsa fondamentale tra i banchi di scuola essendo conoscitore di sport e mente, di corpi che comunicano emozioni e di volti che esprimono pensieri. 

Come promuovere la figura dello Psicologo tra i banchi di scuola? L’idea alla base del progetto è quella di coniugare momenti di attività pratica ed esperienziale con momenti di riflessione durante le ore di attività motoria a scuola. Il progetto mira all’analisi, conoscenza e sviluppo delle LIFESKILLS tramite l’utilizzo del GIOCO, che viene considerata la primaria FORMA DI APPRENDIMENTO. Per life skills si intendono tutte quelle abilità cognitive (pensiero critico, problem solving, decision making), emotive (gestione delle emozioni e dello stress, empatia) e sociali (comunicazione efficace, capacità relazionali) che permettono alle persone di adattarsi in modo funzionale all’ambiente e alle richieste della società. Utilizzare IL GIOCO durante le ore di attività motoria per sviluppare queste competenze permette allo stesso tempo di migliorare la motricità. del bambino, la salute, la relazione interpersonale e soprattutto accrescere la sua autocoscienza.

La Nutrizionista è la terza figura cardine del nostro progetto.

Non possiamo pensare che l’attività motoria venga svolta senza che i bambini e le loro FAMIGLIE ricevano una adeguata informazione sul corretto approccio alimentare nella vita di tutti i giorni. Il luogo comune “siamo ciò che mangiamo” è vero come il mondo. Con il giusto carburante la macchina uomo incrementa le proprie prestazioni fisiche e cognitive. Nella terra del buon cibo, questo è un aspetto fortemente sottovalutato. Le famiglie apprenderanno le corrette associazioni alimentari, i tempi di assunzione e le modalità con cui nutrirsi. L’essere umano è una macchina incredibilmente sofisticata e meravigliosa: trattiamola bene e ci darà grandi soddisfazioni. Nel nostro programma prevediamo ben due nutrizioniste: una rivolta ai bambini e una rivolta alle famiglie. Riteniamo infatti fondamentale che l’opera di sensibilizzazione copra l’intero nucleo familiare.

Il team di lavoro di Atletica Reggio opererà in modo sinergico affinché ognuna delle tre branche sia propedeutica e funzionale all’altra.

Un Diario di Bordo, che gli alunni e le loro famiglie dovranno tenere sempre aggiornato, ci consentirà di ottenere un duplice risultato: monitorare l’attività dei nuclei familiari stimolandoli nel contempo a “volersi bene” e migliorarsi.
In ultima analisi a migliorare la qualità della loro vita ottimizzando drasticamente l’approccio alla quotidianità

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